Al momento stai visualizzando Come funziona lo scambio sul posto e quando è conveniente?

Come funziona lo scambio sul posto e quando è conveniente?

  • Categoria dell'articolo:Focus on
Lo scambio sul posto, è una particolare norma che prevede un contributo periodico di rimborso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Nello specifico determina una “compensazione tra il valore associato all’energia elettrica prodotta dal tuo Impianto Fotovoltaico ed immessa in rete ed il valore associato all’energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione”.
Durante la giornata un Impianto Fotovoltaico produce energia elettrica che spesso non viene completamente consumata. Questo esubero, nel caso non vi siano delle batterie di accumulo, o la presenza di una Pompa di Calore, viene immesso in rete attraverso un contatore bidirezionale. Il conteggio di questi valori, permetterà dunque di stabilire quanti kWh sono stati immessi e quindi rivenduti al gestore della rete. Durante l’assenza di produzione dell’Impianto Fotovoltaico, l’energia elettrica viene prelevata ed acquistata dalla rete, quindi lo scambio sul posto andrà a compensare questi costi, riducendoli grazie al ricavo dell’energia elettrica prodotta dall’Impianto Fotovoltaico, immessa e quindi venduta.
 
Va ricordato però che la convenienza maggiore resta sempre l’auto-consumo, l’accumulo con sistemi di storage a batteria per riutilizzare l’energia elettrica stivata durante le ore notturne, oppure l’installazione di una Pompa di Calore destinata al riscaldamento/raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Lo scambio sul posto quindi, compensa l’energia elettrica consumata in assenza di produzione dell’Impianto Fotovoltaico, alla pari di quella venduta e quindi immessa in rete, andando anche parzialmente a coprire le spese di trasporto, ma il problema è che non compensa accise e IVA, che corrispondono ad una buona fetta della spesa complessiva sostenuta in bolletta. Le bollette elettriche dei consumi saranno erogate normalmente, mentre il GSE rimborserà semestralmente o annualmente l’energia immessa in rete.
Riportiamo di seguito un esempio per cercare di capire meglio il sistema dello scambio sul posto, inserendo dei valori puramente indicativi:
  • Energia annua prodotta dall’impianto fotovoltaico: 3.000 kWh
  • Energia annua auto consumata: 500 kWh
  • Energia annua venduta e quindi immessa in rete: 2.500 kWh
  • Energia annua prelevata dalla rete: 2.000 kWh
  • Differenza annua tra energia immessa e consumata: 500 kWh
Ipotizziamo:
  • Costo medio della corrente pari a 0,20 Euro/kWh
  • Valore medio della corrente immessa pari a 0,10 Euro/kWh
  • Valore medio del contributo dello scambio sul posto (SSP) pari a 0,14 Euro/kWh (secondo la formula Cs=min(Cei;Oe)+Es*CUs )
Facciamo qualche calcolo:
  • Risparmio immediato in bolletta per l’energia auto consumata, sarà pari a: 500 kWh x 0,20 € = 100,00 €
  • Costo dell’energia prelevata in bolletta, sarà pari a: 2.000 kWh x 0,20 € = 400,00 €
  • Rimborso per scambio sul posto (l’energia scambiata risulterà il valore minimo tra l’energia prelevata 2.000 kWh e l’energia immessa 2.500 kWh) dunque: 2.000 kWh x 0,14 € = 280,00 €
  • Eccedenza di energia elettrica immessa in rete, sarà pari a: 500 kWh x 0,10 € = 50,00 €
Se si considera che un Impianto Fotovoltaico normalmente è in grado di ripagarsi nel giro di 4/6 mesi, si evince che la formula dello scambio sul posto, rappresenta un valido contributo per il rientro dell’investimento.